Cervello e Grassi

Cervello e Grassi

Abituare il corpo a una dieta ricca di cibi grassi rischia di disattivare il meccanismo inibitorio con cui il cervello “mette un freno” alle calorie da ingerire. Il cibo spazzatura non è soltanto un fattore di rischio per un gran numero di malattie croniche. Riesce anche a interferire con il nostro naturale sistema di regolazione alimentare, e in un arco di tempo relativamente breve: almeno nei ratti, due settimane di junk food sono sufficienti a far saltare questi fragili equilibri.

Cervello e apparato digerente sono in costante comunicazione grazie soprattutto agli astrociti, cellule a forma di stella del sistema nervoso centrale che, tra le varie funzioni, reagiscono al consumo di grassi e calorie, riducendo il successivo consumo di cibo. Il problema è che con il passare del tempo, queste cellule sembrano desensibilizzarsi ai cibi ricchi di grassi. Dopo 10-14 giorni di dieta ad alto contenuto di grassi e calorie, gli astrociti sembrano non riuscire più a reagire e l’abilità del cervello nel regolare l’apporto calorico va persa. Tutto questo ostacola i segnali inviati allo stomaco, che si sente sazio più tardi.